19 luglio 2010

CONCEPT 1

“Alle donne, custodi della vita. Alle donne, ridotte al silenzio.
Alle donne spezzate, calpestate e cancellate perchè custodi della vita”.


Il primo concept propone un gioiello/collezione di gioielli che muta a seconda di un input ricevuto da un sito web.
Il sito web in questione è quello dell’AIDOS - Associazione Italiana Donne per lo Sviluppo (http://www.aidos.it/), un’Associazione che si occupa dei diritti delle donne, prevalentemente nei paesi in via di sviluppo.

L’idea è avere un gioiello che, mutando, “avverta il suo proprietario” delle novità riguardanti il tema per il quale è stato ideato: le mutilazioni genitali femminili (MGF).
Il gioiello potrebbe essere in materiale elastico, ad esempio in silicone o in un materiale morbido, e cambiare la sua forma in maniera diversa, a seconda che siano “buone o cattive notizie”; potrebbe gonfiarsi o raggrinzirsi (ritrarsi, non sgonfiarsi), potrebbe illuminarsi con ritmi di intermittenza diversi o colorarsi con toni caldi o freddi, potrebbe cambiare la sua superficie con texture più o meno aggressive o essere attraversato da flussi di luce colorata.

Nell’ipotesi di progetto il sito ha un database, pubblico e consultabile, con documentazioni esaustive riguardo al problema
e notizie continuamente aggiornate circa le “conquiste” dell’Associazione:
- testimonianze e/o nuovi casi di donne/ragazze/bambine salvate dalla pratica della mutilazione nei Paesi in via di sviluppo e nelle comunità di immigrati in Europa;
- creazione di nuovi Centri per la Salute Sessuale e Riproduttiva,
e per l’istruzione di donne e ragazze al riguardo;
- miglioramento di centri di pianificazione familiare e centri per
la salute materno-infantile;
- pianificazione e/o attuazione di nuovi programmi, in Africa e in Europa, per l'eliminazione della violenza di genere e l’abbandono della pratica delle mutilazioni genitali femminili;
- nuove collaborazioni per la creazione di centri documentazione, informazione (con campagne tematiche, conferenze, eventi, etc.)
e stampa sui diritti delle donne;
- nuovi progetti di design, architettura, grafica, arte, moda, etc. concernenti la piaga delle MGF;
- nuovi corsi di formazione sulle tematiche di genere nei vari settori di intervento per operatori locali e non;
- nascita e/o sviluppo di micro-economie locali, come ad esempio
la creazione di circuiti di imprenditoria femminile;
- nascita e/o sviluppo di centri per la creazione di occupazione;
- approvazione di misure politiche, leggi e/o stanziamenti di risorse adeguate;
- nuovi negoziati conclusi con successo;
- nascita e/o sviluppo di centri di istruzione ed educazione per bambine e ragazze, comprendenti borse di studio per l'effettivo esercizio del diritto allo studio;
- qualsiasi altra iniziativa rivolta al problema.

Sul sito sono presenti anche le “sconfitte”, gli obiettivi non raggiunti, i fondi non ancora trovati, le iniziative che non hanno avuto buoni riscontri/risultati, i villaggi in cui gli operatori hanno fallito, insomma tutti gli ambiti in cui bisogna ancora impegnarsi
e lavorare affinchè si crei, o si radichi del tutto, una consapevolezza circa le relazioni di genere, i bisogni specifici delle donne
e le condizioni di violenza cui esse soggiacciono.

Dal momento in cui il gioiello “segnala” una “news”, rivelando
un evento o un nuovo proposito, il “proprietario” potrà consultare
il sito, ed essere sempre aggiornato, intervenendo con commenti o proposte, arricchendolo di immagini, dando un po di sè stesso; potrà altresì pubblicizzare il sito creando, in tal modo, una rete di condivisione di informazioni, aggiungendo un’importante tassello
ad una, più che mai necessaria, opera di sensibilizzazione di massa.
Altro importante elemento di comunicazione è il gioiello stesso che, grazie al suo carattere altamente innovativo (per forma e tecnologia), stimolerà interesse e curiosità nell’”altro”, generando un inevitabile passaparola che, come è noto, è la miglior forma
di comunicazione.
Le forme di comunicazione non verbale sono, in molti casi, più efficienti poichè più dirette: coinvolgono, infatti, le nostre emozioni più viscerali che, se opportunamente stimolate, sopraffanno qualsiasi altro senso.
Si tratta comunque di un’“arma a doppio taglio” poichè questa forma di comunicazione sensoriale necessita di essere contestualizzata per essere compresa. Qui entra inevitabilmente in gioco il proprietario dell’oggetto che, interagendo con gli altri, è portatore di conoscenza, e fautore di una rete di condivisione attorno al problema.
Il gioiello/i richiede, infatti, la partecipazione diretta dell’utilizzatore: un “oggetto-embrione” che scommette sulla sua capacità di sopravvivenza nel momento stesso del suo iniziale incontro con il portatore, e su quest’ultimo basa il suo cammino.
Questo concept riguarda una tipologia di gioiello intesa come “oggetto-evento/manifesto”, un prodotto la cui nascita, linfa vitale e senso stesso di esistenza sono consequenziali all’evolversi
degli eventi: determinati e determinanti.

 storyboard concept

mappa gerarchia attori del sistema

mappa diagramma di flusso del sistema

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